E' la conferma della sensibilità artistica di Madaudo, ma anche di come la cultura dell'accoglienza, faccia parte della storia della città di Palermo che ha scelto, come suo patrono, un figlio di schiavi.
Il pittore Beppe Madaudo, ha
donato oggi un'icona raffigurante San Benedetto il Moro, co-patrono di Palermo, al drammaturgo,
poeta, scrittore e saggista nigeriano, Wole Soyinka, premio Nobel per la
Letteratura nel 1986 e, dal mese di ottobre, cittadino onorario di Palermo.
Soynka è stato ospite dell'Amministrazione comunale in occasione della Biennale Acipelago Mediterraneo che si "conclude- ha detto il Sindaco Leoluca Orlando - nel modo migliore, con l'incontro tra il primo premio Nobel africano per la Letteratura Wole Soynka e Beppe Madaudo, pittore palermitano che ha lasciato da molti anni la Sicilia, ma che ha tratto ispirazione, per la sua attività, anche da celebri quadri che riguardano San Benedetto il Moro, il Santo africano co-protettore della città di Palermo.
Soynka è stato ospite dell'Amministrazione comunale in occasione della Biennale Acipelago Mediterraneo che si "conclude- ha detto il Sindaco Leoluca Orlando - nel modo migliore, con l'incontro tra il primo premio Nobel africano per la Letteratura Wole Soynka e Beppe Madaudo, pittore palermitano che ha lasciato da molti anni la Sicilia, ma che ha tratto ispirazione, per la sua attività, anche da celebri quadri che riguardano San Benedetto il Moro, il Santo africano co-protettore della città di Palermo.
Madaudo è venuto appositamente in città
per fare omaggio a Soynka di un suo quadro. E' la conferma - ha proseguito
Orlando - della sensibilità artistica di Madaudo, ma anche di come la
cultura dell'accoglienza, per il riconoscimento del diritto umano inviolabile
alla mobilità internazionale, faccia parte della storia della nostra città che
ha scelto, come suo patrono, un figlio di schiavi, giunto in Sicilia nel 1500 e
venduto al porto di Palermo".
"Ho accettato ben volentieri l'invito di Orlando, che ho conosciuto diversi anni fa, durante una mia mostra nel cuore della Svizzera, nel cantone di San Gallo - ha detto Madaudo, che oggi vive a Roma; - ritrovarmi oggi qui - alla presenza del Sindaco e del premio Nobel Soynka, ha rappresentato per me un grandissimo onore ed una forte emozione".
"Ho accettato ben volentieri l'invito di Orlando, che ho conosciuto diversi anni fa, durante una mia mostra nel cuore della Svizzera, nel cantone di San Gallo - ha detto Madaudo, che oggi vive a Roma; - ritrovarmi oggi qui - alla presenza del Sindaco e del premio Nobel Soynka, ha rappresentato per me un grandissimo onore ed una forte emozione".
L'icona di San Benedetto donata oggi è
stata realizzata da Madaudo, con una tecnica che comprende interventi
serigrafici su tavola preparata a colla di coniglio e gesso di Bologna, insieme
a interventi manuali con la tecnica della pittura ad olio.
Una raffigurazione di San Benedetto il
Moro, anch'essa opera di Madaudo, si trova ospitata a Palazzo delle Aquile,
all'interno della piccola cappella senatoria del 1663. Nel corso di una
precedente visita, Soynka rimase particolarmente impressionato dall'icona
ritraente il Santo nero. Da qui l'invito del Sindaco affinché Madaudo donasse
un'icona di San Benedetto il Moro allo scrittore nigeriano.
Fonte: Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo
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