Nicola Lo Calzo, fotografo italiano nato a Torino nel 1979, vive e lavora a Parigi. Dopo gli studi in architettura e restauro, si orienta verso la fotografia. La sua ricerca fotografica approfondisce e supera i limiti convenzionali della fotografia documentaria e della fotografia artisti- ca. Al centro del suo lavoro sta la nozione d’identità e minoranza. Caratterizzate da una profonda empatia, le fotografie di Nicola Lo Calzo illustrano i modi attraverso i quali i gruppi minoritari (per classe, genere, orientazione sessuale o razza) interagiscono con il sistema dominante, i modi attraverso i quali sviluppano delle proprie strategie di sopravvivenza e di resistenza.
Da più di sette anni, Lo Calzo è impegnato in una ricer- ca fotografica a lungo termine sulle memorie della tratta degli Africani e della schiavitù coloniale nel XXI secolo. Questo progetto ambizioso, intitolato Cham, è articolato in numerosi capitoli tra Europa, Africa, Caraibi e Americhe. Questa ricerca lo ha condotto dalle rive dell’Africa occi- dentale, alle periferie di Porto-Principe (Haiti), alle cime montagnose della Guadalupa, ai quartieri dimenticati della New Orleans, sino alle rive del fiume Maroni e ai faubourgs di Santiago di Cuba.
Le sue fotografie sono state esposte a numerose occasio- ni, in musei, centri d’arte e festival, tra cui ricordiamo il Museo delle Confluenze a Lione, il Museo Nazionale Alinari della Fotografia a Firenze e il Tropenmuseum a Amsterdam. Il suo lavoro è presente in numerose collezio- ni private e pubbliche, come gli Archivi Alinari, la Pinaco- teca Civica di Monza, la Biblioteca Nazionale di Francia e il Tropenmuseum a Amsterdam. La casa editrice Kehrer ha pubblicato tre libri di Nicola Lo Calzo: Inside Niger (2012), Obia (2015) e Regla(2017).
Collaboratore della stampa internazionale (Le Monde, The New Yorker, The New York Times), Nicola Lo Calzo è rappresentato dall’agenzia artistica L’agence à paris (Pari- gi), l’agenzia fotografica LUZ (Milano) e la galleria Domi- nique Fiat (Parigi).
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