Il progetto Binidittu del
fotografo italiano Nicola Lo Calzo affronta i problemi di
riconoscimento e rappresentazione.
Il progetto fotografico Binidittu (2017-2019) affronta la condizione dei migranti africani nel
Mediterraneo attraverso la figura storica di Benedetto il Moro, un uomo
afro-siciliano che divenne il primo santo nero della storia, sotto il nome di San
Benedetto il Moro.
Benedetto
nacque nel 1524 a San Fratello, un comune della provincia di Messina (Sicilia),
da schiavi africani - Diana, al servizio della famiglia Larcan, e Cristoforo,
che era di proprietà della famiglia Manasseri. Dopo aver lavorato come pastore,
all'età di 20 anni, iniziò una vita ermetica a seguito dell'eremita Fra
Girolamo Lanza, fino al 1562 quando, per ordine pontificio, si unì all'ordine
francescano, trasferendosi nel convento di Santa Maria di Gesù, dove la sua
fama di persona santa e il guaritore crebbe fino alla sua morte nel 1589.
Al
momento della sua morte, la venerazione di Benedetto si era già estesa in tutta
la Sicilia e presto in tutta l'America coloniale spagnola e portoghese, dove ha
ancora una forte presenza. In Europa, ebbe una grande fama nel
diciassettesimo secolo (già nel 1612, Lope de Vega gli dedicò una commedia,
"La famosa commedia del Santo Rosambuco nero della città di
Palermo"), ma presto svanì dalla memoria. Il culto di Benedetto
sopravvive in Sicilia, in particolare nelle città italiane di Palermo, San
Fratello e Acquedolci, dove il santo nero viene celebrato ogni anno.
In
effetti, dall'inizio della "crisi migratoria" in Europa e dall'arrivo
del governo anti-migranti italiano guidato dal Primo Ministro Salvini, la
memoria di Benedetto il Moro è cresciuta oltre la sua dimensione
religiosa. Per mezzo di iniziative individuali, si interseca con
l'esperienza dei migranti africani, a cui Benedetto offre un simbolo rinato
della cittadinanza universale e della lotta contro il razzismo.
Oltre
a queste iniziative, sembra esserci un divario tra la diaspora africana e la
popolazione autoctona, compresi i devoti. Le popolazioni immigrate devono
confrontarsi con l'isolamento e l'esclusione dal corpo politico, economico e
sociale. I ghetti sono emersi ai margini di grandi piantagioni,
trasformando questi uomini e donne in persone invisibili.
L'eredità
di Benedetto il Moro si riferisce a una presenza e all'assenza di un'importante
figura storica, celebrata tanto in America Latina quanto dimenticata e
cancellata in Europa. Come è stata costruita questa cancellazione in
Occidente e cosa può dirsi sul processo di rendere invisibili i migranti
africani che vivono oggi nella regione del Mediterraneo?
Binidittu
emerge come un'allegoria del nostro tempo: un incontro tra il Mare
nostrum e il mondo, tra l'oblio e la memoria, tra il razzismo reso
comune e la nostra umanità condivisa, tra le aspirazioni del popolo siciliano e
le speranze di libertà e dignità dei migranti africani mentre vanno alla deriva
verso le coste dell'Europa.
Nicola
Lo Calzo
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