La prima
Domenica di Agosto si svolgono i festeggiamenti in onore del patrono di
Acquedolci San
Benedetto da San Fratello.
Benedetto Manasseri, figlio
di una coppia di schiavi africani (Cristoforo e Diana), nacque libero per
concessione del suo padrone in una data imprecisata tra il 1526 ed il 1524.
Definito
"umile e alto in sapienza", pur essendo analfabeta aveva il dono di interpretare
le Sacre Scritture ed era in grado di insegnare a religiosi e laici i misteri
della Parola.
Morto a
Palermo in fama di santità nel monastero di Santa Maria di Gesù, è il primo
santo di colore della storia della Chiesa Cattolica.
San Benedetto, venerato
anche a San Fratello, è titolare dal 1938 della omonima Parrocchia di
Acquedolci e considerato "concittadino" in entrambi i paesi che fino
al 1969 erano un unico Comune.
La Comunità di Acquedolci ha scelto di affidare il patronato a San Benedetto il Moro in due forme, sia per acclamazione popolare (19 settembre 1989 durante la permanenza in paese dell'urna col corpo del santo), sia in forma istituzionale con deliberazione del Consiglio Comunale che nel 1989 stabiliva che San Benedetto il Moro era patrono del Paese.
La Comunità di Acquedolci ha scelto di affidare il patronato a San Benedetto il Moro in due forme, sia per acclamazione popolare (19 settembre 1989 durante la permanenza in paese dell'urna col corpo del santo), sia in forma istituzionale con deliberazione del Consiglio Comunale che nel 1989 stabiliva che San Benedetto il Moro era patrono del Paese.
San
Benedetto è protettore degli emigranti e per questo motivo la festa è stata
spostata in Agosto negli anni '90 del secolo scorso, per consentire ai
tantissimi paesani che fanno ritorno in occasione delle ferie estive, di
partecipare alla festa.
La festa
civile si svolge invece ogni anno il 4 aprile, data che ricorda la morte del
Santo.
Fonte: Acquedolci Politica
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