Dalla concezione della vita alla somiglianza con i grandi Santi della Chiesa come San Francesco.
a) Concezione francescana della vita
● Ricerca
della pace e del bene per se stesso e per quanti
ricorrevano a lui;
● preferenza
per il silenzio e per i luoghi solitari (es. eremo alle
falde del Monte Grifone);
● preghiera
assidua rivolta soprattutto al Dio dell’amore;
● devozione alla
Vergine SS. ma e recita del Rosario;
● costanza
nel digiuno e nella penitenza;
● ricerca
della povertà come liberazione del non – valore per conformarsi al
Signore;
● capacità,
per scienza infusa, di penetrare – lui illetterato ed analfabeta – nel
mistero delle cose e nel futuro della storia;
● espressione
di letizia riscontrata nel suo volto e nel cuore, come segno
dell’irradiazione dell’amore divino in lui;
● disponibilità
all’accoglienza per stranieri, forestieri e corregionali, laici e
religiosi;
● esistenza
consumata nel quotidiano tentativo diriconciliare Dio con l’uomo e il
creato.
b) Somiglianza con altri illustri santi
Poiché le qualità e le virtù, anche per un negro ex - schiavo, vengono
sempre riconosciute dal Signore, queste possono essere sintetizzarsi nella vita
vissuta nella semplicità, nell’amore, nell’impegno di rendersi sempre utile al
prossimo.
Tra i vari santi che possiamo confrontare con Benedetto ne ricordiamo
soltanto quattro:
● S. Francesco
d’Assisi (1182 – 1226): ammansiva i lupi (come riuscì a fare Benedetto
quando si trovava eremita a Marineo); aveva confidenza con i pesci (come
Benedetto che ha vissuto quasi sempre non lontano dal mare: ricordiamo il Breve
di Giulio III che invitava i frati a scegliere possibilmente l’eremo “quondam
loco maritimo”).
● S. Antonio
da Padova (1195 – 1231). Anche lui, come Benedetto, fu addetto alla
cucina. Naufragò vicino a Messina. Presso il luogo di nascita di Benedetto, e
circa 3 secoli prima del Nostro aveva sostato anche lui alle falde del Monte
Grifone.
● S.
Bonaventura da Bagnoregio (121 – 1274), anche lui addetto alla cucina;
anzi, un giorno, mentre lavava i piatti gli pervenne la notizia della nomina a
cardinale da parte del Beato Gregorio X.
● S. Rocco da
Montpellier (1345 – 1377), anche lui disponibile nel curare e guarire i
malati, nel sovvenire alle necessità dei poveri e nel guarire col segno della
croce.
Fonte: CONGREGAZIONE SAN BENEDETTO IL MORO PALERMO
Fonte: CONGREGAZIONE SAN BENEDETTO IL MORO PALERMO
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