San Benedetto da San Fratello detto il Moro: La Vita


San Benedetto da San Fratello - Uomo senza frontiere venerato in tutto il mondo"Comitato

Sito web a cura del "Comitato festeggiamenti San Benedetto il Moro" San Fratello (ME).

martedì 2 aprile 2013

Gli ultimi anni di San Benedetto a Santa Maria di Gesù e i miracoli compiuti

La fama di Benedetto aumentava e molta gente chiedeva di essere guarita dalle malattie.
Benedetto era un frate minore come lo aveva pensato Francesco d’Assisi. Un povero ignorante ma le sue parole scaturivano da una saggezza superiore che attingevano direttamente alla fonte. Lui andava dagli ignoranti e dai poveri ma a lui venivano i saggi, i dotti e i sapienti; teologi ed arcivescovi, uomini potenti e taumaturghi e gli ponevano la domande che turbavano il cuore della terra.
Nel 1578, Benedetto fu nominato Superiore del Convento Santa Maria di Gesù guidando per tre anni la sua Comunità con saggezza, prudenza e grande carità. In occasione del capitolo provinciale, Benedetto si recò ad Agrigento dove, per la sua fama di Santità rapidamente diffusasi, fu accolto con calorose manifestazioni di popolo. Nominato, in seguito, maestro dei novizi, attese al suo ufficio in modo da far ritenere che avesse il dono di leggere il cuore delle persone; infine tornò alla primitiva mansione di cuoco. I processi della sua canonizzazione riferiscono di numerose guarigioni da lui operate. Soccorrendo i bisognosi, non di rado faceva aumentare la quantità di cibo a sua disposizione moltiplicando a vantaggio del povero e dei suoi confratelli i viveri. Benedetto il Moro, Rese l’anima a Dio il 4 aprile 1589 nella sua celletta del Convento Santa Maria di Gesù in Palermo. Il suo culto si diffuse dalla Sicilia in tutta Italia, in Spagna, nel resto dell'Europa e anche nell'America del Sud, dove divenne il protettore delle popolazioni negre e del terzo mondo. Il senato di Palermo nel 1713 lo scelse come compatrono della città assieme a Santa Rosalia. A San Fratello Benedetto ha il ruolo di protettore del paese nebroideo e la sua festa si celebra il 17 Settembre, giorno della sua nascita. Benedetto XIV lo beatificò nel 1743 e Pio VII lo canonizzò il 24 maggio 1807. Già nel 1614 a San Fratello comincia la venerazione per il servo di Dio, allorquando frate Antonino da Randazzo dona una reliquia alla Chiesa del Convento francescano di Santa Maria di Gesù. Gli effetti benefici della reliquia del Santo Moro sembrano prodursi ancor prima che essa giunga in paese: Giovanna Meli, affetta da pustole sanguinante alla gola, incontra una mattina alcuni frati che recavano la reliquia di Benedetto: la donna, devotamente, si raccomanda al santo ed ottiene la guarigione.
Il primo miracolo operato da Benedetto il Moro dopo la morte fu quello a beneficio di Francesco Centineo Capizzi, un fanciullo sanfratellano di nove anni. A causa di un proiettile esploso da un fucile, aveva ricevuto nella gola una ferita così grave che respirava dalla trachea perforata anziché dalla bocca. Appena la reliquia di San Benedetto fu posta sulla gola ferita, subito si formò una cicatrice ed il ragazzo guarì. Sessantatre testimoni riferiscono su ben quattordici miracoli di guarigione operati dal Santo Africano: si va da un uomo nato storpio di tutte e due le gambe che le trascinava per terra ad un uomo affetto da licantropia, a due morti resuscitati e poi: casi di ernia, lesioni cutanee da adenite tubercolare, angina, sordità ecc ... L’episodio più rilevante, ai fini processuali, è quello di Filippo Scaglione, nato storpio, il quale, assistendo alla processione dei frati che recavano la reliquia di Benedetto presso la Chiesa nuova, appena edificata a San Fratello, guarisce d’improvviso: «et havendo provato a camminare posa benissimo li piedi a terra et sente le gambe forti et consolidati et cammina francamente e lestamente come mai nella sua vita». Di notevole impatto anche i miracoli che hanno come protagoniste figure femminili. Su tutti spicca la grazia avuta dalla moglie del medico Rocco Calandra la quale, dopo alcuni giorni di doloroso travaglio per un difficile parto, in punto di morte, viene miracolosamente salvata dalla reliquia del Santo di San Fratello. Oggi, Benedetto il Moro è sicuramente uno dei santi più particolari del territorio siciliano. È venerato come Protettore, oltre a San Fratello, per il Terzo Mondo. Il suo culto è diffuse in Sicilia e in tutta Italia, in Spagna, nel resto dell'Europa e anche nell'America del Sud, dove divenne il protettore delle popolazioni negre. Il senato di Palermo, nel 1713 lo scelse come Compatrono della città assieme a Santa Rosalia. Benedetto XIV lo beatificò nel 1743 e Pio VII lo canonizzò il 24 maggio 1807 assieme a Sant’Angela Merici e a Santa Giacinta Marescotti   La sua festa si liturgica celebra il 4 Aprile. anche se le sue feste cadono a conclusione del periodo estivo (Giugno – Palermo; Agosto e Settembre – Acquedolci e San Fratello ).

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